Benvenuto Rocco!
Caro Rocco, benvenuto!
Come sai sta per sorgere a Kinshasa la scuola che porta il tuo nome.
E quale migliore occasione per fare conoscere anche te, attraverso i valori e le speranze che la nostra comune scuola vuole portare avanti?
Caro Rocco, cominciamo dalla vostra reciproca solarità.
Non si tratta solo di un modo di dire, guarda: questi terreni sorgono davanti ad un parco, la città non è chiusa intorno a loro, come il mondo per te non era chiuso.
Il sole e i colori attraverseranno la scuola come attraversano te, guarda come essi risplendono di un calore che non è solo esterno.
Ho avvertito il tuo calore parlando con mia sorella, che conosce tua madre, e con i tuoi amici, Giuseppe, Leo…Questo calore che ancora ti fa vivere dentro di loro, una luce che non cesserà mai, come questa dell’equatore, che brilla per dodici ore al giorno lasciando posto ad una notte ancora più luminosa.
Ho parlato spesso della luce della conoscenza, ma essa è nulla senza la consapevolezza che la vita non sia solo un insieme di nozioni,
che ci si deve fermare a ridere e far ridere, per poter dire di vivere.
La notte è luminosa di stelle dove tu ora ti nascondi, senza però scomparire.
Ma, sai, la solarità sarebbe nulla senza quella luce ancora più grande che tu e questa scuola condividete, che ha condotto la tua vita terrena, e che ancora splende in tua madre, e in tutti coloro che hai conosciuto, me compresa.
Parlo dell’amore, Rocco, un amore che hai ereditato, fatto tuo e fatto crescere, che ti ha fatto preoccupare per i tuoi amici e la tua famiglia, che ha piantato in loro un frammento di te.
Per questo sei vivo Rocco, per questo non morirai mai: nessuno muore se è nel cuore anche solo di una persona e tu sei nel cuore di molti.
Anche questi bambini ti ameranno. perché cresceranno , studieranno, ma anche noi insegneremo loro l’amore, a riceverlo e a donarlo, aiuteremo altre famiglie a mantenere vivo l’amore anche sollevandoli dalle preoccupazioni, dando aiuto nelle piccole realtà quotidiane.
La vita è fatta di piccole e grandi attenzioni verso gli altri, tu lo sai bene vero Rocco?
Quelle che costruiscono una rete in cui ogni pensiero, ogni istante, come una perla, come un diamante raro, rimane incastonato.
Proprio come hai fatto tu, perché questa è l’unica strada, Rocco, lo ripeto, per l’immortalità.
Il tuo amore ci è arrivato per mezzo dei tuoi genitori, è diventato e diventerà mattoni per questa scuola, e questo non potrà essere dimenticato e porterà frutto.
Caro Rocco, per il momento questi sono solo terreni, ma andiamo avanti un poco, come tu, appartenendo all’eternità, puoi ormai fare.
Guarda nel tempo i ragazzi che dormiranno in queste stanze, che mangeranno in refettorio, che seguiranno le lezioni e giocheranno: sono tuoi fratelli, sono tuoi figli.
Ci saranno grazie a te, ci sarai grazie a loro.
Cercheremo di insegnargli il tuo altruismo, quella scoperta tanto importante che nessuno è separato dagli altri e perché no? Speriamo che abbiano anche la tua ambizione.
Desiderare di fare la differenza nel mondo non è sbagliato, se questa differenza è positiva, se diventare qualcuno significherà cambiare il mondo in meglio.
Speriamo nel tuo esempio sui nostri ragazzi, Rocco, li aiuterà a diventare il futuro della loro terra così bella, ricca e spesso incapace di vedersi come tale.
E poi c’è una bellissima parola che ha usato un tuo amico, ed è che vivevi con intensità.
E’ davvero difficile sentire la parola vivere con intensità, qui in Occidente, sembriamo tutti così preoccupati di fare mille cose, che ci scordiamo che farle e basta non ha alcun senso.
Ma imbattersi in qualcuno che, come te, vive con intensità, è raro e prezioso.
Qui in Africa, forse perché i tempi sono differenti, spesso esiste ancora chi vive con intensità e di sicuro questa dote cercheremo di trasmetterla ai nostri ragazzi, sarà il punto di forza della nostra casa, perché non vogliamo diventi un orfanotrofio, ma una casa per chi l’ha perduta.
Come ho scritto prima, non studieranno soltanto, ma avranno il tempo per sognare, pensare, farsi scherzi e vivere tutte le emozioni e le realtà piccole e grandi che li circondano, proprio come, fino all’ultimo, hai fatto tu.
Benvenuto, Rocco e benvenuti a coloro che ti portano con sé, e trasformano la loro comunione con te in comunione con il mondo.
Mote!
Rosa Mauro
Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa su chi fosse Rocco. Devo ammettere che la mia storia si “limita” a quando eravamo ragazzini, ma a volte questo può bastare per capire una persona.
Rocco era un ragazzo solare ed amante della vita come solo un ragazzino felice sa essere. Ci siamo conosciuti in prima elementare e fino al primo anno delle scuole superiori siamo stati quasi inseparabili. Due amici, due cugini, quasi due fratelli. Di lui il mio ricordo è di un ragazzo dagli occhi chiari, dai capelli arruffati e dal cuore grande; bravo a scuola e socievole con tutte le persone. Chi non amava Rocco? Si faceva voler bene da tutti prendendo in giro o lasciandosi prendere in giro. Più che un ragazzo studioso Rocco era un ragazzo intelligente, di quelli a cui molto spesso viene facile imparare cose leggendole una volta soltanto, ma allo stesso tempo non era un “secchione” (termine che non so se si usa ancora tra i giovani d’oggi). Era un ragazzo che amava fare sport, che amava la vita ed amava Ischitella, il paese dove ritrovava i suoi parenti.
Pomeriggi interi passati tra libri, quaderni, enciclopedie, computer e pallone; pomeriggi indimenticabili e infiniti dove si iniziava a solcare il nostro percorso per diventare grandi. La maggior parte delle volte solare, qualche volte lunatico, con Rocco era facile passare il tempo, ridere, scherzare e perché no….fare dei dispetti a qualcuno.
Negli ultimi anni ci eravamo persi fisicamente, ma c’era sempre un legame, un filo invisibile che ci legava e ci teneva in contatto tramite le nostre famiglie. Sapevamo tacitamente che ognuno conosceva cosa stesse facendo l’altro della propria vita. Questo tipo di legami hanno radici profonde e difficili da sradicare.
Il mio ricordo più fresco di lui è stato meno di un anno prima del suo peggioramento. Sarà stato il destino, il caso, una coincidenza, chiamiamola come vogliamo, ma non ci vedevamo da anni e non appena il nostro sguardo si è incrociato sembrava non ci fossimo mai persi di vista. Ho ritrovato il solito Rocco di un tempo, solo più maturo ovviamente. E’ stato come un ultimo saluto, ma in realtà era semplicemente un modo per le nostre anime per rincontrarsi.
Ciao Rocco!!!
Davide Cafagno
L’Associazione Rocco Campagna Onlus è stata costituita da familiari e amici in memoria di Rocco Campagna, un giovane scomparso prematuramente, all’età di soli 26 anni, il 13 maggio 2012. L’associazione nasce con la finalità di perpetrare, nel suo ricordo ed attraverso iniziative benefiche, la sua grande voglia di vivere, il suo spirito di solidarietà verso chiunque, l’enorme fiducia nel futuro ed il profondo senso di amicizia che lo hanno sempre contraddistinto. L’associazione si prefigge di promuovere la crescita e l’educazione dei bambini in situazioni di disagio sociale. Per sostenere le nostre iniziative puoi contribuire così: -Diventa socio. Le quote associative previste dallo statuto vanno dai 30 ai 300 euro -Dona il tuo 5 x 1000. Il codice fiscale dell’associazione è 93451990720 -Effettua una donazione sul nostro conto corrente (Iban IT77 V030 6909 6061 00000 134 909) -Per donare dall’estero, all’Iban va aggiunto il seguente codice Bic: BCITITMX Per maggiori informazioni sulle attività dell’associazione, puoi contattarci all’indirizzo mail info@associazioneroccocampagnaonlus.it, oppure visitare il nostro sito internet ed il nostro gruppo Facebook.
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